Chi sono i lungo sopravviventi?

Con il termine “sopravvissuti” ci si riferisce a pazienti oncologici che, in un passato recente o remoto, hanno avuto una diagnosi di tumore e che risultano in vita in un dato momento (spesso in un giorno specifico di un anno). Questa definizione include quindi: i pazienti che si sono ammalati di recente, o molti anni prima, i pazienti guariti, i pazienti che sono in trattamento o che sono in terapia per ricaduta e i malati terminali. Convenzionalmente, le persone che hanno avuto una diagnosi di tumore da oltre 5 anni si definiscono “lungo sopravviventi”, tuttavia questo definizione non è univoca, variando in relazione al tipo e alla gravità del tumore, oltre che alla disponibilità di trattamenti efficaci, alle condizioni generali di salute ecc. ad esempio oggi in Europa circa il 75% delle pazienti con tumore della mammella è in vita dopo dieci anni dalla diagnosi.

L'indicatore statistico che misura il numero dei lungo sopravviventi è la prevalenza (i sopravviventi corrispondono ai casi prevalenti). La percentuale dei pazienti vivi a 2, 5, 10, 20 anni dopo la diagnosi dipende anche dall’età a cui il tumore è stato diagnosticato.

Le persone sopravviventi al cancro possono essere considerate guarite?

Sono in corso vari dibattiti a livello internazionale sulla definizione di “guariti dal cancro”. Si può dire che sono potenzialmente guariti i pazienti che, sopravvissuti oltre un certo peridodo dalla diagnosi, hanno un'aspettativa di vita paragonabile a quella delle persone non colpite da tumore. E’ invece molto più complicato, quando si parla di singoli pazienti, avere una definizione generale di guarigione. Per questo motivo spesso si preferisce parlare di “lungo sopravviventi liberi da malattia” piuttosto che di “guariti”. Teoricamente i “lungo sopravviventi liberi da malattia” sono quei pazienti liberi da malattia e che non effettuano nessun trattamento da oltre 5 anni.

Al 1° gennaio 2006 sono più di 2 milioni le persone che hanno avuto una diagnosi di tumore nel corso della vita 

 

I lungo sopravviventi sono il 57%

 

I lungo sopravviventi, ovvero le persone che hanno avuto una diagnosi prima del 1° gennaio 2001, sono 1.285.680 (il 2,2% della popolazione)

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* Sono considerate tutte le persone che in Italia convivono con una pregressa diagnosi di tumore e che risultano in vita al 1° gennaio 2006

 

 

Per alcune sedi tumorali si registra una buona percentuale di lungo sopravviventi:

 

il 64% delle donne colpite da tumore della mammella e dell'ovaio
il 61% delle persone colpite dal linfoma non Hodgkin
per il tumore della cervice uterina, linfomi di Hodgkin, testicolo, encefalo e sistema nervoso centrale, ossa e tessuti molli, i lungo sopravviventi sono il 70%

 

 

 

Occorre considerare, inoltre, che una buona percentuale (circa il 10%) di persone con diagnosi di tumore a prognosi sfavorevole (polmone, fegato, pancreas) risulta essere vivente dopo 10 anni dalla diagnosi.

 

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