Tumore alla mammella
Pubblicato da Lieven Gevaert on 15th Feb 2022
Tumore alla mammella
- Il cancro della mammella è il tumore più frequente nelle donne dei paesi occidentali, per le quali il rischio di ammalarsi nel corso della vita giunge fino al 10% (una donna su cento si ammala entro i 45 anni, due su cento entro i 50 anni, e altre 7-8 su cento fra i 50 e gli 80 anni, cioè entro la speranza di vita di questi paesi). Invece nella maggior parte dei paesi poveri l'incidenza del cancro della mammella è 6-7 volte più bassa.
- In Italia si ammalano ogni anno circa 33000 donne, corrispondenti al 20-25% di tutti i tumori maligni femminili, ne muoiono 11000 e vi vivono ormai 300000 donne che hanno avuto in passato una diagnosi di cancro mammario, di cui quasi la metà negli ultimi 5 anni.
- L'incidenza è più alta nel Nord, intermedia nel Centro e più bassa nel Sud del paese, ma queste differenze tenderanno ad attenuarsi perché il numero di casi sta crescendo più rapidamente al Sud che al Nord. Nei 15 paesi dell'Unione Europea vengono diagnosticati oltre 210 mila nuovi casi ogni anno.
- Il cancro della mammella ha una prognosi relativamente buona. In Italia, delle donne ammalatesi nella prima metà degli anni novanta, circa l'80% era viva dopo 5 anni dalla diagnosi, e il tasso di sopravvivenza continua ad aumentare. L'Italia è uno dei paesi europei che ha investito di più per la diffusione di protocolli terapeutici efficaci e per la promozione della diagnosi precoce: oggi in Italia circa la metà della popolazione vive in aree dove sono stati organizzati programmi di screening mammografico. Per questo in Italia la sopravvivenza è una delle più alte in Europa, dove la sopravvivenza relativa media è del 76%.
- Nella maggior parte dei paesi dell'Europa occidentale, comunque, a partire dagli anni Novanta, i tassi di mortalità standardizzati per tumore della mammella, prima in continua crescita, hanno cominciato a diminuire (i tassi di mortalità globali continuano ad aumentare perché la popolazione sta invecchiando, ma se si esclude l'effetto età si osserva una diminuzione che nell'ultimo decennio è stata circa del 10%).
- Le cause del cancro mammario sono note solo in parte. I principali fattori di rischio dipendono dalla vita riproduttiva (la gravidanza precoce prima dei 30 anni e l'allattamento conferiscono una certa protezione), dalla costituzione ormonale (le donne che hanno le prime mestruazioni molto presto, che vanno in menopausa tardi, e con livelli plasmatici di ormoni sessuali piuttosto alti si ammalano di più), dalla dieta abituale e dallo stato nutrizionale (chi ha una dieta ricca di grassi e di prodotti animali, chi aumenta più di peso in età adulta e chi ha una vita molto sedentaria si ammala di più), dall'esposizione ad alte dosi di radiazioni ionizzanti (incluse le radiazioni a scopo diagnostico o terapeutico) in età infantile o adolescenziale, dall'uso della terapia ormonale sostitutiva con estrogeni e progestinici di sintesi in menopausa.
- Una piccola frazione dei tumori della mammella ha cause genetiche (circa il 5% del totale dei tumori, ma fino al 15-20% dei casi che insorgono entro i 35-40 anni) nel senso che alcune donne ereditano mutazioni genetiche che predispongono allo sviluppo del carcinoma mammario. Per esempio, oltre la metà delle donne che ereditano una mutazione di particolari geni (BRCA-1 o BRCA-2) si ammalano di carcinoma mammario nel corso della vita.
- La maggior parte delle donne che si ammalano di carcinoma della mammella oggi possono essere curate con chirurgia conservativa, cioè senza asportare il seno e con risultati estetici accettabili. A seconda delle caratteristiche biologiche del tumore, inoltre, vengono associati trattamenti adiuvanti (chemioterapie e/o ormonoterapie) che riducono considerevolmente l'incidenza di recidive o metastasi.