RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO

Il 2 dicembre 2003 i Ministri della salute dell'Unione europea hanno adottato
all'unanimità una raccomandazione sullo screening dei tumori
1
. La raccomandazione
sullo screening dei tumori del Consiglio dell'Unione europea riconosce sia la
rilevante incidenza del cancro nella popolazione europea, sia la dimostrata efficacia
dello screening dei tumori al seno, al collo dell'utero, e dei tumori colorettali per
ridurre l'onere della patologia.
La raccomandazione del Consiglio precisa i principi fondamentali delle migliori
prassi nell'individuazione precoce dei tumori ed invita gli Stati membri ad
intraprendere un'azione comune per integrare i programmi nazionali di screening dei
tumori per tutta la popolazione con garanzie di qualità a tutti livelli, tenendo conto
degli orientamenti europei per una garanzia di qualità per lo screening dei tumori,
quando esistono. La Commissione ha pubblicato recentemente orientamenti
aggiornati ed ampliati sullo screening dei tumori al seno
2
e al collo dell'utero
3
; sono
in preparazione orientamenti completi a livello europeo per una garanzia di qualità
per lo screening dei tumori colorettali.
Lo sviluppo di nuovi orientamenti sullo screening dei tumori come mezzo per
sostenere un buono stato di salute in un'Europa che sta invecchiando è stato
sottolineato nella Strategia sanitaria per l'Unione europea
4
. L'applicazione della
raccomandazione è stata sostenuta anche dal Parlamento europeo con le risoluzioni
adottate nel 2003
5
, 2006
6
e 2008
7
.
La raccomandazione invita la Commissione europea a presentare relazioni
sull'adozione dei programmi sullo screening dei tumori, analizzare l'efficacia delle
misure adottate e valutare la necessità di ulteriori azioni. Questa è la prima relazione.
1.2.
Base della relazione
Per preparare la presente relazione la Commissione ha invitato gli Stati membri a
rispondere ad un'indagine scritta che ha avuto luogo nella seconda metà del 2007. 22
dei 27 Stati membri (82%) hanno rinviato il questionario nel maggio 2008 (Austria,
Belgio, Cipro, Repubblica ceca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia,
Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica
slovacca, Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito).
1
Raccomandazione del Consiglio, del 2 dicembre 2003, sullo screening dei tumori (2003/878/CE): GU
L327, pagg. 34-38.
2
Orientamenti UE per una garanzia di qualità dello screening e della diagnosi del cancro al seno – 4a
edizione: Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni delle Comunità europee; ISBN: 92–79–01258–4,
numero di catalogo: ND-73–06–954-EN-C © Comunità europee, 2006.
3
Orientamenti UE per una garanzia di qualità dello screening del cancro al collo dell'utero – 2edizione:
Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni delle Comunità europee; ISBN 978-92-79-07698-5, numero
di catalogo: ND-70-07-117-EN-C © Comunità europee, 2008.
4
Un impegno comune per la salute: approccio strategico dell'UE per il periodo 2008-2013, COM(2007)
630 def. del 23.10.2007.
5
Risoluzione del Parlamento europeo sul cancro al seno nell'Unione europea, del 5 giugno 2003
(P5_TA(2003)0270): GU C 68 E del 18.3.2004, pag. 611.
6
Risoluzione del Parlamento europeo sul cancro al seno nell'Unione europea allargata, del
25 ottobre 2006 (P6_TA(2006)0449 B6-0528/2006): GU C 313 E del 20.12.2006, pag.273.
7
Risoluzione del Parlamento europeo sulla lotta al cancro nell'Unione europea allargata, del
10 aprile 2008 (P6_TA(2008)0121).

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L'indagine è stata completata da informazioni ottenute tramite i due progetti europei
in corso nell'ambito del programma di sanità pubblica dell'UE (2003-2008
8
) relativi
al controllo, alla valutazione e alla garanzia di qualità dello screening dei tumori: la
rete europea per lo screening dei tumori (ECN) e la rete europea per le informazioni
sul cancro (EUNICE).
Le statistiche relative alla popolazione sono state ottenute dal sistema statistico
europeo, oppure da fonti nazionali nel caso in cui queste disponessero di dati più
recenti. I risultati preliminari sono stati discussi con i ministri della sanità al
Consiglio informale sulla sanità che ha avuto luogo nell'aprile del 2008 nell'ambito
della presidenza slovena, in seguito al quale numerosi Stati membri hanno fornito
ulteriori informazioni. Ciò ha permesso di fornire una relazione sullo stato di
applicazione del programma per 27 dei 27 Stati membri. I risultati dettagliati raccolti
ed analizzati dalla rete europea per il cancro sono stati pubblicati separatamente
(relazione ECN
9
).
1.3.
Onere relativo del cancro come parte dell'onere generale delle patologie
Dopo le malattie cardiovascolari il cancro è al secondo posto come causa di decesso
nell'Unione europea nel 2006, con due decessi su dieci nelle donne, il che è pari a un
totale di 554 000 donne, e tre su dieci decessi negli uomini, ovvero 698 000 uomini
(figura 1a). A causa dell'invecchiamento della popolazione se non viene intrapresa
alcuna azione preventiva da parte dell'UE e degli Stati membri queste cifre sono
destinate ad aumentare ulteriormente ogni anno.
Donne
N = 2.407.298
Uomini
N = 2.406.699
Figura 1a. Numero totale di decessi nell'UE nel 2006 e proporzioni tra le due
principali cause di decesso
Cancro
23%
Malattie
cardiovascolari
45%
Altro
32%
Altro
33%
Malattie
cardiovascolari
38%
Cancro
29%
Fonte: EUROSTAT 2006
8
Decisione n. 1786/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 settembre 2002, che adotta
un programma d'azione comunitario nel campo della sanità pubblica (2003-2008): GU L271
del 9.10.2002, pagg. 1-11.
9
Prima relazione sull'applicazione della raccomandazione del Consiglio sullo screening dei tumori della
rete europea del cancro e della rete europea per l'informazione sul cancro: Lussemburgo,
(http://ec.europa.eu/health/ph_determinants/genetics/documents/cancer_screening.pdf).

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Per quanto riguarda i casi di cancro, ogni anno viene diagnosticato un cancro a 3,2
milioni di europei, e il maggior numero riguarda cancro al seno, cancro colorettale e
cancro ai polmoni. Ma l'onere del cancro è lungi dall'essere equamente distribuito
nell'Unione europea (per i dettagli si veda il punto 1.5 qui di seguito)
10
.
Come illustrato dalle differenze nazionali nella mortalità dovuta al cancro, esiste un
ampio spazio per ridurre i decessi dovuti al cancro nella Comunità mediante un
maggiore scambio di informazioni e di buone prassi nel campo della prevenzione e
del controllo del cancro a livello UE. La collaborazione a livello europeo può quindi
fornire un importante valore aggiunto, come nel caso di "Europa contro il cancro" dal
1987 nei settori dello screening dei tumori in particolare.
1.4.
Onere specifico del cancro al seno, al collo dell'utero e del cancro colorettale
Il cancro al seno, al collo dell'utero e il cancro colorettale costituiscono la principale
causa di sofferenza e di decesso negli Stati membri dell'Unione europea
10
. Secondo
le stime relative all'incidenza e alla mortalità dell'International Agency for Research
on Cancer (IARC – Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), ci sono stati
331 000 nuovi casi e 90 000 decessi causati dal cancro al seno, e 36 500 nuovi casi e
15 000 decessi causati dal cancro al collo dell'utero
11
tra le donne nell'UE nel 2006.
Nello stesso tempo nuovi casi di cancro colorettale sono stati stimati a 140 000 per le
donne e a 170 000 per gli uomini. I decessi causati dal cancro colorettale sono stimati
a 68 000 per le donne e a 78 000 per gli uomini nell'UE. Insieme questi tipi di cancro
sono responsabili per quasi un nuovo caso su due (47%) e uno su tre decessi (32%)
nelle donne nell'UE. Per gli uomini il cancro colorettale costituisce uno su otto nuovi
casi (13%) e uno su nove decessi (11%) (figure 1b e 1c).
Donne
N = 1.087.200
Uomini
N = 1.307.800
Figura 1b. Numero totale di casi di cancro nell'UE nel 2006 e proporzioni di cancro al
seno, al collo dell'utero e colorettale
9,10
Seno
30%
Collo dell'utero
3%
Colon e retto
13%
Altro
54%
Altro
87%
Colon e retto
13%
10
Ferlay J, Autier P, Boniol M, Heanue M, Colombet M, Boyle P (2007) Estimates of the cancer
incidence and mortality in Europe in 2006 (stime dell'incidenza e della mortalità per cancro in Europa
nel 2006). Ann Oncol 18581-592.
11
Le stime dello IARC sulla mortalità causata dal cancro al collo dell'utero comprendono un certo numero
di decessi attribuiti a "cancro uterino non specificato".

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Donne
N = 536.700
Uomini
N = 690.100
Figura 1c. Numero totale di decessi per cancro nell'UE nel 2006 e percentuale di
decessi dovuti al cancro al seno, al collo dell'utero e al cancro colorettale. Le
percentuali per le donne superano il 100% a causa dell'arrotondamento
9,10
Seno
17%
Collo dell'utero
3%
Colon e retto
13%
Altro
68%
Colon e retto
11%
Altro
89%
1.5.
Diversità dei tassi di tumore nell'UE27
10
L'incidenza e i tassi di mortalità di questi tumori variano notevolmente all'interno
dell'UE, riflettendo un onere sanitario rilevante in vari Stati membri .
Secondo le stime IARC il maggiore tasso di incidenza per il cancro al seno è di
137,8
12
per il Belgio, con un tasso di mortalità di 33,5, mentre il maggiore tasso di
mortalità è 34,5 per la Danimarca, con un tasso di incidenza di 122,6. Il più basso
tasso di incidenza stimato per il cancro al seno è di 61,2 per la Romania con un tasso
di mortalità di 23,9 e il più basso tasso di mortalità è 19,2 per la Spagna con un tasso
d'incidenza di 93,6.
L'onere sanitario è distribuito in modo particolarmente irregolare nel caso del cancro
al collo dell'utero. La stima IARC del più alto tasso d'incidenza è 24,5 per la
Romania, con il più alto tasso di mortalità, 17,0. Il tasso d'incidenza più basso è 4,9
per la Finlandia e allo stesso tempo la Finlandia ha il tasso di mortalità più basso,
ovvero 1,6. La proporzione di casi di cancro e di decessi dovuti a questo tipo di
cancro è particolarmente elevato in tutti gli Stati membri che sono entrati a far parte
dell'UE nel 2004 e 2007, ad eccezione di uno.
Per quanto riguarda il cancro colorettale, il più alto tasso d'incidenza è 106,0 per
l'Ungheria, che inoltre registra anche il più alto tasso di mortalità, 54,4. Il più basso
tasso d'incidenza per il cancro colorettale è 31,0 per la Grecia, che registra anche il
più basso tasso di mortalità con 15,5.
12
Secondo la normale prassi, i tassi di incidenza e di mortalità forniti nella presente relazione sono basati
su 100 000 persone.

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2.
RISULTATI
2.1.
Sintesi dei risultati
Le carte geografiche sotto riportate mostrano l'attuale copertura dei programmi di
screening nella popolazione dell'UE.
Ripartizione dei programmi di screening del cancro al seno basati sulla mammografia
nell'UE nel 2007
Screening di popolazione a livello
nazionale
Attuazione completata
Attuazione in corso
Azione pilota
Pianificazione
Screening non di popolazione a
livello nazionale
Nessun programma
Screening di popolazione e non
Figura 2. Programmi di screening del seno nell'Unione europea nel 2007, per tipo di
programma (screening di popolazione; screening non di popolazione; nessun programma) e
stato di attuazione per paese (screening di popolazione: a livello nazionale o regionale,
attuazione completata o in corso, progetto pilota e/o pianificazione; screening non di
popolazione: a livello nazionale o regionale). I programmi indicati utilizzano lo screening
basato sulla mammografia raccomandato dal Consiglio dell'Unione europea nel 2003
1
.
Fonte: ECN
9

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Ripartizione dei programmi di screening del cancro al collo dell'utero basati sulla
citologia del collo dell'utero nell'UE nel 2007
Screening di popolazione a livello
nazionale
Attuazione completata
Attuazione in corso
Azione pilota
Pianificazione
Screening di popolazione a livello
regionale
Attuazione completata
Attuazione in corso
Azione pilota
Screening non di popolazione a livello
nazionale
Screening non di popolazione a
livello regionale
Screening di popolazione e non
Nessun programma
Figura 3. Programmi di screening del cancro al collo dell'utero nell'Unione europea nel 2007,
per tipo di programma (screening di popolazione; screening non di popolazione; nessun
programma) e stato di attuazione per paese (screening di popolazione: a livello nazionale o
regionale, attuazione completata o in corso, progetto pilota e/o pianificazione; screening non
di popolazione: a livello nazionale o regionale). I programmi indicano l'utilizzo dello striscio
vaginale (PAP test) raccomandato dal Consiglio dell'Unione europea nel 2003
1
.
Fonte: ECN
9

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Ripartizione dei programmi di screening del cancro colorettale basati sulla ricerca del
sangue occulto nelle feci nell'UE nel 2007
Screening di popolazione a livello
nazionale
Attuazione in corso
Azione pilota
Pianificazione
Screening di popolazione a
livello regionale
Azione pilota
Pianificazione
Screening non di popolazione a
livello nazionale
Screening di popolazione e non
Nessun programma
Figura 4. Programmi di screening del cancro colorettale basati sulla ricerca del sangue
occulto nelle feci (FOBT) nell'Unione europea nel 2007, per tipo di programma (screening di
popolazione; screening non di popolazione; nessun programma) e stato di attuazione per
paese (screening di popolazione: a livello nazionale o regionale, attuazione completata o in
corso, progetto pilota e/o pianificazione; screening non di popolazione: a livello nazionale o
regionale). I programmi indicano l'utilizzo dell'esame raccomandato dal Consiglio dell'Unione
europea nel 2003
1
.
Fonte: ECN
9

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Come mostrano le tre figure precedenti, sebbene molti progressi siano stati realizzati,
molto resta da fare:
• per il cancro al seno, solo 22 Stati membri stanno creando o attuando programmi
di screening di popolazione;
• per il cancro al collo dell'utero, solo 15 Stati membri;
• per il cancro colorettale, solo 12 Stati membri.
Il numero totale di test effettuati attualmente nell'UE nell'ambito dello screening è
considerevole ma costituisce meno della metà del numero minimo di esami che
dovrebbero aver luogo se i test di screening dei tumori specificati nella
raccomandazione del Consiglio fossero disponibili per tutti i cittadini europei che si
trovano nella fascia di età interessata (circa 125 milioni di test all'anno). Inoltre,
meno della metà degli attuali esami (41%) è effettuato nell'ambito di programmi a
livello della popolazione che forniscono il quadro organizzativo per una garanzia di
qualità totale come richiesto dalla raccomandazione del Consiglio.
2.2.
Applicazione della raccomandazione del Consiglio negli Stati membri
2.2.1. Attuazione dei programmi di screening dei tumori
La parte uno della raccomandazione del Consiglio comprende una serie di norme di
salvaguardia, tecniche, etiche e legali che devono essere seguite nell'attuazione dei
programmi di screening negli Stati membri. Comprende una serie di otto
raccomandazioni che garantiscono solidi elementi probatori per l'attuazione dei
programmi di screening, il rispetto degli orientamenti comunitari sulle migliori
prassi, il rispetto di norme etiche quando si informano le persone che partecipano
allo screening sui vantaggi e sui rischi, assicurando un'assistenza adeguata per i
pazienti risultati positivi ai test, e per finire, punto non meno importante, la garanzia
di un livello adeguato di protezione dei dati. Almeno due su tre degli Stati membri
(67%) seguono, secondo le relazioni, la maggior parte di queste otto
raccomandazioni, relative in modo specifico alla realizzazione di programmi di
screening.
2.2.2. Registrazione e gestione dei dati di screening
La parte due comprende una serie di quattro raccomandazioni destinate ad assicurare
l'adeguato funzionamento di un programma di screening con garanzia di qualità che
prevede l'utilizzo di un sistema di chiamata e di conferma elettronico e la raccolta, la
gestione e la valutazione dei dati su tutti i test di screening.
Secondo le relazioni queste raccomandazioni vengono seguite da gran parte degli
Stati membri partecipanti. Diciotto Stati membri su 22 (82%) utilizzano sistemi di
dati centralizzati e sistemi di chiamata e di conferma nella gestione dei programmi e
per invitare tutte le persone che prendono parte allo screening. Venti Stati membri su
22 (91%) informano che i dati vengono raccolti, gestiti e valutati non unicamente in
base ai risultati dello screening, ma anche per la valutazione di persone risultate
positive al test e sottoposte a diagnostiche complementari. Lo stesso elevato livello di
conformità è registrato per la gestione dei dati, in totale accordo con la normativa
europea relativa alla protezione dei dati, in particolare per quanto riguarda i dati
personali sulla salute, prima di attuare programmi di screening dei tumori.

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2.2.3. Controllo
La parte tre comprende tre raccomandazioni che hanno lo scopo di fissare la base
necessaria per la garanzia di qualità mediante un regolare controllo dei programmi di
screening.
Sebbene la maggioranza degli Stati membri indichi di seguire due dei tre punti
specifici previsti da questa parte relativamente al controllo dei programmi di
screening, si è constatato che la conformità è sostanzialmente inferiore rispetto alla
maggior parte dei punti previsti nelle altre parti (ad eccezione della parte sei).
Per quanto riguarda il punto 3, lettera a) della raccomandazione del Consiglio, solo il
55% degli Stati membri che hanno partecipato all'indagine indica che la metodologia
e i risultati degli screening organizzati sono sottoposti regolarmente a un riesame
inter pares indipendente e il 59% indica che i risultati sono rapidamente messi a
disposizione del pubblico e del personale dello screening. La bassa percentuale di
Stati membri che attua tale controllo riflette l'applicabilità limitata delle rispettive
domande dell'indagine UE a Stati membri in cui i programmi di screening del cancro
destinati alla popolazione non hanno ancora avuto inizio. Il numero
proporzionalmente molto basso di Stati membri che informano che i registri
nazionali sul cancro controllano programmi di screening (45%) dovrà ulteriormente
essere esaminato.
2.2.4. Formazione
La parte quattro contiene una raccomandazione che mette in evidenza l'importanza
della formazione di tutto il personale sanitario che interviene nei programmi di
screening.
Si registra un alto grado di conformità con la parte quattro della raccomandazione del
Consiglio relativa alla formazione. Venti Stati membri su 22 (91%) indicano che il
personale addetto al programma di screening viene adeguatamente formato a tutti i
livelli per garantire uno screening di alta qualità.
2.2.5. Partecipazione
La parte cinque comprende due raccomandazioni relative all'ottenimento di un
elevato livello di partecipazione mediante misure per garantire la parità di accesso
allo screening per determinati gruppi socioeconomici della popolazione.
Un'alta percentuale di Stati membri indica che tali raccomandazioni sono seguite.
Venti Stati membri su 22 (91%) cercano di ottenere un elevato livello di
partecipazione tra la popolazione che ha le caratteristiche per partecipare allo
screening quando viene offerto uno screening organizzato. Diciotto Stati membri su
22 (82%) prendono misure per garantire la parità di accesso allo screening tenendo in
debito conto l'eventuale necessità di mirare determinati gruppi socioeconomici.
2.2.6. Introduzione di nuovi test di screening
La parte sei comprende una serie di cinque raccomandazioni relative all'introduzione
e all'attuazione di nuovi metodi di screening in due situazioni distinte: nuovi test di
screening e modifiche o miglioramenti dei test di screening raccomandati elencati
nell'allegato della raccomandazione del Consiglio sullo screening dei tumori.
Circa 11 Stati membri su 22 (50%) indicano la conformità con i rispettivi punti
previsti alla parte sei della raccomandazione del Consiglio relativi all'introduzione di
nuovi test di screening tenendo conto dei risultati della ricerca internazionale.

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3.
CONCLUSIONI
Quattro anni dopo che il Consiglio dei Ministri dell'Unione europea ha approvato una
raccomandazione sullo screening dei tumori, la maggior parte degli Stati membri ha
agito in base alla raccomandazione ed intende intraprendere ulteriori azioni nei casi
in cui l'esecuzione non è ancora completa. In tal modo la formulazione di priorità e di
principi congiunti di politica sanitaria a livello europeo è stata seguita da azioni a
livello degli Stati membri per attuare politiche e priorità comuni.
Tuttavia malgrado questi importanti sforzi l'UE si trova soltanto a metà strada verso
l'attuazione della raccomandazione. Un po' meno della metà della popolazione che
dovrebbe essere interessata dallo screening, secondo la raccomandazione, lo è
effettivamente, e meno della metà dei test è effettuata come parte integrante di un
programma di screening secondo quanto previsto dalla raccomandazione.
Ciò dimostra la necessità di un maggiore sforzo in seno agli Stati membri, sulla base
della collaborazione tra gli Stati membri stessi e il sostegno scientifico, organizzativo
e professionale per gli Stati membri che si sforzano di attuare o migliorare i
programmi di screening di popolazione. Tale sostegno può fornire un sostanziale
valore aggiunto, insieme agli sforzi ulteriori per migliorare e mantenere un alto
livello di qualità dei programmi di screening.
Si continua a lavorare per sostenere l'attuazione della raccomandazione. Ad esempio,
lo sviluppo e la gestione di programmi di accreditamento e certificazione a livello
europeo
13
per i servizi di screening che si basano sugli orientamenti europei relativi
alla garanzia di qualità degli screening dei tumori permetterebbe ai programmi di
concentrare gli sforzi per raggiungere gli standard europei. Del resto ciò
permetterebbe agli Stati membri di approfittare delle potenzialità degli screening per
la popolazione e diminuire l'onere della malattia nella popolazione.
Sebbene l'attuale volume di attività sia ancora lontano dal livello previsto per il
futuro, l'attuale investimento in risorse umane e finanziarie è già considerevole. È
necessario quindi uno sforzo sostenuto a livello comunitario e nell'ambito degli Stati
membri per identificare misure adeguate ed efficaci destinate ad assicurare la qualità,
l'efficacia e la redditività delle attività di screening attuali e future tenendo conto
degli sviluppi scientifici. Ricerche, controlli e valutazioni effettuate in modo
sistematico e regolare e relazioni a livello comunitario sullo stato di attuazione dei
programmi di screening dei tumori continueranno a sostenere lo scambio di
informazioni per quanto riguarda gli sviluppi positivi e a identificare i punti deboli
che richiedono miglioramenti.
Il cancro continua a rappresentare uno degli oneri più importanti a livello sanitario
nell'ambito dell'Unione europea. La raccomandazione sullo screening dei tumori
rappresenta un impegno condiviso a livello comunitario per intraprendere azioni
pratiche allo scopo di diminuire tale onere, a beneficio dei cittadini e delle loro
famiglie, oltre che di tutta la società. La presente relazione dimostra che la
realizzazione di misure destinate allo screening costituisce una sfida ed è necessario
un ulteriore sforzo per la completa applicazione della raccomandazione.
13
Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, che pone
norme in materia di accreditamento e vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione
dei prodotti e che abroga il regolamento (CEE) n. 339/93: GU L218 del 13.08.2008, pagg. 30-47.

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Tale sforzo è diretto unicamente verso un aspetto dell'azione contro il cancro. Le
azioni destinate ad un miglior controllo ed alla prevenzione del cancro a livello
comunitario e a livello degli Stati membri possono contribuire a ridurre il numero dei
casi in generale; l'adozione di migliori prassi riguardo alle terapie può contribuire ad
assicurare un risultato migliore per i pazienti affetti dal cancro, e lo stesso è possibile
grazie alla cooperazione europea nella ricerca sul cancro per il futuro. La
Commissione prenderà in considerazione allo stesso tempo quale ulteriore sostegno
può essere fornito agli Stati membri per affrontare altre questioni specifiche relative
alle sfide del cancro per il futuro.
Nel 2009 la Commissione intende avviare un partenariato per la lotta contro il
cancro. Il partenariato intende mettere in opera impegni a livello comunitario per
un'azione concreta allo scopo di prevenire e controllare il cancro e quindi contribuire
a ridurre le ineguaglianze riguardo ai modi in cui lo si affronta. Avrà lo scopo di
sostenere gli Stati membri fornendo un quadro per identificare e condividere le
informazioni, le capacità e le conoscenze nel campo della prevenzione e del controllo
del cancro, e impegnando le parti in causa in tutta l'Unione europea in uno sforzo
collettivo per ridurre l'onere della patologia